Esistono veramente degli esercizi per l’erezione che la possano migliorare in modo concreto? Vuoi migliorare l’erezione e hai sentito parlare degli esercizi di Kegel e della ginnastica pelvica, ma non sai esattamente cosa siano questi esercizi? Rendono l’erezione sicura e più duratura? O si tratta solamente di un mito? Possono nuocere? Vediamo in quest’articolo di fare un po’ di chiarezza e di sfatare alcuni miti.
Con il costante aumento dei problemi di erezione tra gli uomini (tanto che secondo le stime degli urologi sono ben oltre 3 milioni i maschi italiani che soffrono di problemi di erezione), cresce la ricerca di esercizi per l’erezione. Complice anche in questo caso numerosi articoli che spopolano sul web e che parlano di questi esercizi come l’ultima panacea per chi soffre di problemi erettivi. Ma è tutto vero? Questi esercizi per l’erezione sono davvero utili?
Questi esercizi hanno diversi nomi: a volte vengono chiamati esercizi di Kegel (dal nome del suo inventore il ginecologo statunitense Dr. Arnold Kegel), altre volte li chiamano ginnastica pelvica (o del pavimento pelvico), ed altre volte ancora esercizi per il muscolo pubococcigeo. Cambia solo il nome ma in entrambi i casi si tratta degli stessi identici esercizi.
Sostanzialmente essi consistono in una ginnastica fatta di contrazioni e decontrazioni del muscolo pubococcigeo, ossia un insieme di fasci muscolari situati all’interno della zona genitale e perineale, tra lo scroto e l’ano. Nota bene: puoi localizzare questi muscoli imitando lo sforzo che fai quando vuoi bloccare il flusso dell’urina, oppure quando desideri muovere in maniera volontaria il pene.
Perché allenare questi muscoli? L’allenamento dei muscoli del pavimento pelvico porta, nel tempo, a un miglioramento della capacità di afflusso di sangue verso i corpi cavernosi del pene.
Quindi questi esercizi migliorano l’erezione?
Diversamente da quello che si legge su molti siti web, dove questi esercizi vengono proposti come soluzione a qualsiasi genere di problema erettivo (compresi i problemi di eiaculazione precoce) e dove scrivono che questi esercizi, da soli, sono sufficienti per migliorare l’erezione, la risposta corretta è che in realtà dipende da numerosi fattori.
Gli esercizi per l’erezione devono innanzitutto essere eseguiti nel modo corretto e con alcune precauzioni (mai esagerare con queste prarica soprattutto in fase iniziale!), onde evitare infiammazioni della prostata e questo non sempre viene specificato.
Eseguire tutti i giorni una corretta ginnastica pelvica, contraendo e decontraendo per intervalli di pochi secondi i muscoli pelvici, è sicuramente un ottimo esercizio per mantenere in forma la prostata e col tempo porta anche a un reale miglioramento dell’afflusso di sangue al pene. Questo però non significa che questa pratica vada automaticamente a potenziare la capacità erettiva del maschio, perché essa dipende da numerosi fattori e non solo dall’afflusso di sangue al pene.
Prima di buttarsi a capofitto sugli esercizi di Kegel (o esercizi per il muscolo pubococcigeo) bisogna infatti comprendere le reali cause del problema erettivo, senza dare per scontato che si tratti di un problema di afflusso sanguigno al pene. Anche perché, nella stragrande maggioranza dei casi, le difficoltà erettive non sono dovute a problemi di circolazione sanguigna nella zona genitale, bensì ad altre cause.
Come funziona il meccanismo dell’erezione del pene?
L’erezione del pene non avviene in modo automatico e scontato per il solo fatto di trovarsi davanti alla partner in un contesto erotico. Questo è solo un mito fondato sull’ignoranza di come noi uomini funzioniamo a livello sessuale.
Infatti, affinché si possa ottenere una buona erezione, occorre che il maschio si trovi in determinate e specifiche condizioni mentali durante il rapporto con la partner. La sicurezza interiore è la base fondamentale ed è la condizione psicologica ideale per entrare in uno stato di eccitazione mentale, in seguito a differenti stimoli.
L’eccitazione mentale provoca il rilascio di differenti sostanze dirette verso la zona genitale, dove in seguito avverranno diversi procedimento chimici e organici come il rilassamento della muscolatura liscia del pene, il rilascio di ossido nitrico, la fluidificazione e l’afflusso di sangue nei corpi cavernosi del pene, la ritenzione del sangue nei corpi cavernosi e infine il rigonfiamento di sangue nell’asta del pene per portarlo in posizione rigida ed eretta.
Ciò detto, l’afflusso di sangue al pene non è la parte principale del meccanismo erettile, ma è solo una delle varie componenti.
Da cosa sono causati i problemi di erezione?
Le cause di disfunzione erettile tra le lenzuola possono essere molteplici, ma in linea di massima possono essere suddivise in:
- cause di origine fisico-organica
- cause di origine mentale-psicologica
Le cause di origine fisico-organica sono rappresentate da disturbi fisici che, direttamente o indirettamente, possono impedire una regolare erezione. Tra le cause organiche più diffuse vi sono:
- difficoltà di circolazione sanguigna nella zona genitale
- difficoltà di circolazione sanguigna generica
- prostatiti (ipertrofia prostatica ed infiammazioni batteriche)
- infiammazioni ai testicoli o dell’uretra
- scompensi cardiaci o respiratori (frequenti nei fumatori)
- ipertensione e ipotensione
- eccesso di grassi e colesterolo nel sangue
- diabete non controllato
- lesioni più o meno gravi nell’area pelvica
- lesioni alla colonna vertebrale (ernia discale, scogliosi, iperlordosi)
- squilibri ormonali o nei livelli di neurotrasmettitori
- uso e abuso di alcol o droghe (comprese le cosiddette droghe leggere)
- basi livelli di testosterone
- morbo di Parkinson, sclerosi multipla
- malattia di Peyronie (eccessiva curvatura del pene)
- effetto collaterale di alcuni farmaci e psicofarmaci (antidepressivi, ansiolitici, per l’ipertensione, antistaminici, eccetera)
Come hai potuto intuire da questo elenco di cause, un potenziale problema organico non è sempre rappresentato da difficoltà di circolazione del sangue al pene, ma può trovarsi in un altra zona che non ha nulla a che fare con l’apparato genitale (ad esempio gli scompensi cardio-respiratori oppure un ernia discale).
Di norma chi presenta uno di questi problemi organici ha sempre difficoltà di erezione in qualsiasi circostanza e non solo in certe circostanze.
Solo la visita medica presso l’urologo può verificare la presenza o meno di cause organiche, che provocano la difficoltà erettiva.
Gli esercizi per l’erezione, in casi come questi, possono fare ben poco se non nulla. Ad esempio la capacità cardiaca è migliorabile attraverso un sana alimentazione e con un po’ di attività fisica regolare, non certamente facendo esercizi per l’erezione.
Molto più diffusi sono invece gli episodi di impotenza sessuale per via di cause mentali e psicologiche.
In questi casi il maschio può riscontrare difficoltà di erezione solo in determinate circostanze, mentre in altre circostanze non ha nessun problema di erezione. Ad esempio può capitare di avere erezioni regolari attraverso fantasie sessuali, visionando video pornografici, o durante la masturbazione, ma poi a letto con la partner di possono avere difficoltà di erezione.
Oppure, un altro esempio molto diffuso, e per il quale ricevo moltissime email, è quello di uomini che hanno una regolare erezione con la partner fissa (fidanzata o moglie) ma poi presentano una qualche disfunzione erettile solo quando vanno a letto con l’amante o durante il sesso a pagamento.
Le cause di origine psicologico-mentale non fanno riferimento a gravi disturbi psichici, bensì a stati emotivi non ideali per l’ottenimento dell’erezione e che ogni uomo può sperimentare per differenti ragioni. Alcuni esempi di stati emotivi che ostacolano il meccanismo erettivo sono:
- situazioni di stress prolungato (spesso per via del lavoro o di una relazione sentimentale conflittuale)
- ansia generica
- ansia da prestazione sessuale (insicurezza e timore di deludere sessualmente la partner o di essere meno bravo a letto rispetto qualcun altro)
- conflitti o incomprensioni all’interno della coppia (mancanza di intesa sessuale)
- dipendenza dal giudizio sociale (paura di fare brutta figura nel confronto tra amici parlando di sesso. Molto frequente tra i più giovani)
- la pornografia e le performance dei porno-attori presi come modello da imitare (grave errore molto comune)
- ignoranza e convinzioni errate riguardo la sessualità o le esigenze sessuali femminili
- paure legate alle dimensioni del pene
- auto-repressione di tipo religioso o morale (il sesso vissuto come peccato o cosa “sporca”)
- depressione
- bassa autostima sessuale
- conflitti di valori
- convinzioni autolimitanti e programmazione inconscia al fallimento sessuale
- auto-monitorizzazione dello stato dell’erezione durante il rapporto sessuale
- effetto collaterale psicogeno di alcol o stupefacenti
- effetto collaterale di alcuni psicofarmaci che inibiscono il desiderio sessuale e disturbano il meccanismo erettivo (ad esempio antidepressivi e ansiolitici)
Un uomo che al momento del rapporto sessuale con la partner si sente insicuro per un qualsiasi motivo, può sperimentare problemi di erezione poiché l’insicurezza e l’ansia prestazionale impediscono una forte eccitazione mentale. Di conseguenza viene poi impedito tutto il meccanismo successivo che dovrebbe portare il pene in erezione.
Conclusioni sugli esercizi per l’erezione.
Le cause di origine mentale sono estremamente diffuse, anche se purtroppo se ne parla ben poco. È una cosa normale sentirsi insicuri a letto, specie di fronte a una nuova partner sessuale. Ma in casi come questi fare gli esercizi per l’erezione, al fine di migliorare l’afflusso di sangue al pene, è del tutto inutile e può solo regalare aspettative che, al momento del rapporto, vengono deluse attraverso l’ennesimo episodio di disfunzione erettile.
Non si può migliorare la propria autostima sessuale e la sicurezza in se stessi facendo qualche esercizio per l’erezione.
Quello che si può fare è invece l’esatto contrario, ovvero: migliorando l’eccitabilità mentale e la sicurezza in se stessi si migliora automaticamente anche l’erezione del pene.
Il motivo è molto semplice, perchè l’erezione del pene è in maggior parte comandata da fattori mentali, in particolare modo dalla sicurezza interiore e dall’eccitabilità psicologica.
Particolari tecniche mentali possono aiutare il maschio a ritrovare fiducia in sé tra le lenzuola, in modo da affrontare il rapporto senza ansia da prestazione sessuale ed insicurezza, ma al contrario con una forte eccitabilità mentale.
Infatti è proprio quest’ultimo il fattore che più di ogni altro “spinge” il sangue nel pene per mantenerlo in erezione. Molto più di quanto possano fare da soli gli esercizi per l’erezione.
Manuel Anselmi
Contatti: manuel.anselmi.email@gmail.com
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